Corso di autodidesa femminile in Università

 

Clicca per vedere il serviziotrasmesso in televisione

           Omaggio al corso diWing Chun in Università

 

di MARIAROSARIA CANNATA

E' iniziato ieri mattina al Centro Universitario Sportivo (Cus) il corso di autodifesa personale riservato alle donne.

L'iniziativa prende avvio all'interno del progetto Donne Anti Violenza, finanziato dal Comitato per le Pari Opportunità di Ateneo.

Lo scopo del corso è quello di acquisire le tecniche di base e sviluppare i relativi comportamenti di controllo della paura attraverso la pratica del Wing Chun Kuen che vuol dire Kung fu a mani nude.

La nascita di questo tipo di arte marziale risale a 400 anni fa ad opera di una monaca Shaolin che si ispirò guardando un combattimento tra una gru ed un serpente.

L'affluenza al corso è stata molto alta, tanto che da 100 iscrizioni previste si è arrivato a oltre 500, per poi giungere a fare una selezione di 250 persone fra studentesse, personale tecnico e docenti. Il gruppo è stato ulteriormente diviso in due sottogruppi che frequenteranno il corso una volta al mese per 4 ore.

Un risultato importante poiché dieci anni fa quando il corso venne organizzato le iscrizioni non superarono le 30 persone.

Dimostrazione che c'è una netta presa di coscienza dei rischi che corrono purtroppo le donne, alla luce anche dei diversi episodi di violenza e molestie

registrati.Il Comitato Pari Opportunità ha messo anche a disposizione anche uno sportello anti-molestia.

Protagoniste dirette di tale azione positiva sono le donne a alla domanda,perchè

hai deciso di iscriverti?

ecco cosa rispondono Francesca Cucunato, Mariateresa Carnovale, Catia

Adduci e Francesca Guadagno:Ci siamo iscritte perché è un corso che aumenta la propria autostima e aiuta a mantenere il controllo.

E' interessante e se fatto bene è utile, soprattutto per le vicende che stanno succedendo.

La docente Donata Chiricò è invece su un'altra linea, ecco la sua riposta: Mi sono iscritta perché sono curiosa, non perché ho paura. Curiosità che nasce dalla disciplina fisica e mentale che può offrire un'arte marziale come questa. Mi aspetto di imparare qualcosa di nuovo su me stessa.

E' un modo per farequalcosa che non ho mai fatto e non mi dispiacerebbe imparare a tirare o schivare qualche pugno!. La prima lezione del maestro Riccardo Innocenti e del suo assistente Luca Corona prosegue tra dimostrazioni delle tecniche di base epugni al sacco. Le ragazze sono cariche evogliose di imparare. Ecco allora sorgere un'altra domanda: cosa ne penseranno di questa prima lezione? I pareri delle ragazze sono molto positivi, eccone alcuni. Mariateresa Bloise dice:utile e di imparare ad autodifenderci». Mariangela Bruno commenta invece così:La  partecipazione è alta e la volontà non manca,ma il tempo è un po' limitato anche se l'iniziativa è buona». I risultati previsti dal corso sono pienamente accolti dalle partecipanti che si prefiggono quindi di sviluppare l'autocontrollo,rafforzare la personalità, aumentare l'autostima, diventare più sicure di se stesse e delle proprie capacità di autodifesa.

La presidente del Comitato Pari Opportunità Giuliana Mocchi, data la grande partecipazione, si augura di ripetere l'esperienza anche in futuro.

 

Clicca per vedere lagalleria multimediale

 
Martedì, 14. Maggio 2024

Design by: LernVid.com